Fondamenti della meccanica atomica
(1) È utile rilevare fin da ora che nel caso delle onde elettromagnetiche questo vettore è strettamente legato all'impulso p dei fotoni (v. § 3
Pagina 125
Fondamenti della meccanica atomica
di rivelare la radiazione, consiste nel servirsi della pressione da essa esercitata, o dell'impulso impresso da essa ad un elettrone (p. es
Pagina 134
Fondamenti della meccanica atomica
Aggiungiamo due parole riguardo al caso in cui si osservi l'impulso dei fotoni, come nell'effetto Compton. Se l'ottica ondulatoria dà, nel punto
Pagina 141
Fondamenti della meccanica atomica
un'esperienza per determinare (alterandoli) la frequenza e l'impulso del fotone, non è concettualmente possibile prevedere che risultato darà tale
Pagina 141
Fondamenti della meccanica atomica
Occupiamoci ora dell'impulso del fotone. Ricordiamo perciò (v. § 15) che il pacchetto d'onde si può considerare risultante dalla sovrapposizione di
Pagina 142
Fondamenti della meccanica atomica
punti è proporzionale alla densità di energia W (x, y, z) (e quindi a ), così la densità di probabilità dell'impulso nello spazio è rappresentata
Pagina 142
Fondamenti della meccanica atomica
analogo per i fotoni, e dalle leggi di conservazione dell'energia e dell'impulso che, come è sperimentalmente accertato, sono verificate in tutti i
Pagina 146
Fondamenti della meccanica atomica
Occupiamoci ora della velocità, o dell'impulso, con cui rimane la particella dopo l'esperienza. Se inizialmente essa aveva un impulso di componenti
Pagina 149
Fondamenti della meccanica atomica
quindi l'impulso posseduto dalla particella dopo la diffusione sarà dato da
Pagina 150
Fondamenti della meccanica atomica
conformemente alle (94'). Similmente si potrebbe ragionare riguardo alla coordinata z ed al rispettivo impulso (disponendo altrimenti la camera
Pagina 150
Fondamenti della meccanica atomica
dopo la diffusione (se chiamiamo gli angoli formati con gli assi coordinati dalla direzione nella quale il quanto è stato diffuso) l'impulso del
Pagina 150
Fondamenti della meccanica atomica
la componente del suo impulso che originariamente era zero, resta indeterminata entro i limiti , cioè con un'incertezza
Pagina 151
Fondamenti della meccanica atomica
diffusa: difatti l'emissione di un quanto è accompagnata da un rinculo che comunica alla particella un impulso opposto a quello del quanto emesso.
Pagina 151
Fondamenti della meccanica atomica
Si rammenti ora che risulta dall'esperienza (v. cap. IV, p. I) che un fascio di particelle materiali di impulso p subisce dei fenomeni di diffrazione
Pagina 151
Fondamenti della meccanica atomica
Vediamo ora ciò che può dirsi dell'impulso con cui rimane la particella dopo l'urto: esso è uguale, evidentemente, all'impulso iniziale (che
Pagina 152
Fondamenti della meccanica atomica
D'altra parte, non si può dire in quale istante dell'intervallo la particella abbia ricevuto l'impulso che ha mutato la in vx: perciò sulla x della
Pagina 154
Fondamenti della meccanica atomica
dove rappresenta la velocità lungo l'asse x prima della misura. Però va tenuto presente che la particella riceve un impulso nell'atto della
Pagina 154
Fondamenti della meccanica atomica
II) la relazione (data dalle esperienze di diffrazione) tra lunghezza d'onda di De Broglie ed impulso delle particelle (v. § 33, p. I).
Pagina 159
Fondamenti della meccanica atomica
ovvero, introducendo l'impulso p = mv e badando alla (117)
Pagina 163
Fondamenti della meccanica atomica
È evidente poi che rappresenta la probabilità che la particella abbia l'energia e l'impulso , e la probabilità dell'energia e dell'impulso .
Pagina 168
Fondamenti della meccanica atomica
particella in cui l'energia e l'impulso non sono determinati: la probabilità che l'energia abbia il valore E n e l'impulso sia quello corrispondente alle
Pagina 169
Fondamenti della meccanica atomica
Si osservi che, secondo la meccanica classica, all'energia E corrispondono una velocità ed un impulso della particella, dati rispettivamente da
Pagina 179
Fondamenti della meccanica atomica
posizione della particella, data da , risulta indipendente da x: ciò è in relazione col fatto che, essendosi determinato con precisione assoluta l'impulso
Pagina 179
Fondamenti della meccanica atomica
determinata l'energia E della particella ma non il verso del suo impulso, cosicchè vi è una certa probabilità, proporzionale a , di trovarla in moto
Pagina 180
Fondamenti della meccanica atomica
particella al tempo O, e la densità di probabilità dell'impulso iniziale: queste funzioni saranno rappresentate da due curve la cui forma dipenderà dal
Pagina 180
Fondamenti della meccanica atomica
e similmente l'indeterminazione nell'impulso da
Pagina 182
Fondamenti della meccanica atomica
un'indeterminazione nell'impulso inferiore all'impulso che è classicamente necessario a superare il gradino (cioè a ), pur rassegnandosi, per il principio
Pagina 189
Fondamenti della meccanica atomica
La distribuzione della probabilità dell'impulso si ottiene osservando che la (179') si può scrivere
Pagina 191
Fondamenti della meccanica atomica
onde identiche, ma regressive, vi sarà in ogni istante una probabilità proporzionale a di trovare la particella con un impulso : ed una probabilità
Pagina 191
Fondamenti della meccanica atomica
d'onde di impulso p) si ottiene la seguente espressione per la :
Pagina 213
Fondamenti della meccanica atomica
di trovare le componenti dell'impulso comprese tra e . La funzione ha dunque, rispetto alle misure di impulso, lo stesso significato che ha la
Pagina 214
Fondamenti della meccanica atomica
rappresentato dalla (213), se si esegue una determinazione dell'impulso vi è probabilità
Pagina 214
Fondamenti della meccanica atomica
significato fisico: il modulo p del momento angolare dell'elettrone (momento dell'impulso) rispetto al nucleo è , ed il momento dell'impulso
Pagina 223
Fondamenti della meccanica atomica
Ricordando che, secondo la meccanica classica, la particella compirebbe delle oscillazioni tra ed con impulso + p nel moto da ad e -p nella
Pagina 244
Fondamenti della meccanica atomica
dell'impulso (o quantità di moto), si ha cioè, essendo ,
Pagina 246
Fondamenti della meccanica atomica
cioè rappresenta il momento dell'impulso, o momento angolare. Il moto si svolge, come è ben noto, con la legge p = cost. , cosicchè
Pagina 253
Fondamenti della meccanica atomica
Quest'ultimo ha il significato meccanico di «momento dell'impulso rispetto all'asse polare», ossia proiezione sull'asse polare del momento angolare p
Pagina 256
Fondamenti della meccanica atomica
per essere in accordo coi fatti deve associare all'energia raggiante W una quantità di moto o impulso W/c. Perciò ai fotoni sì deve attribuire
Pagina 26
Fondamenti della meccanica atomica
per il principio di indeterminazione, comunicare all'elettrone una variazione di impulso indeterminata di ordine di grandezza : quindi nella
Pagina 263
Fondamenti della meccanica atomica
Se poi si rappresentano con tre vettori (v. fig. 3) l'impulso del fotone incidente (vettore AO, di lunghezza ), quello del fotone diffuso (vettore OB
Pagina 29
Fondamenti della meccanica atomica
b) Caso di G = px. Se l'osservabile G è una componente dell'impulso, p. es. , possiamo verificare che l'operatore corrispondente è
Pagina 350
Fondamenti della meccanica atomica
e la probabilità che la componente x dell'impulso sia compresa tra e a norma della (99),
Pagina 351
Fondamenti della meccanica atomica
dell'impulso , sono osservabili incompatibili: difatti i loro operatori sono rispettivamente, come si è visto,
Pagina 358
Fondamenti della meccanica atomica
e, se G è una componente cartesiana dell'impulso
Pagina 363
Fondamenti della meccanica atomica
Come applicazione dei §§ precedenti, consideriamo le tre osservabili , momenti dell'impulso (o momenti angolari) di una particella rispetto agli assi
Pagina 368
Fondamenti della meccanica atomica
autovalori sono, come si è visto, con . Perciò i valori che può assumere l'osservabile M, momento dell'impulso, sono dati da
Pagina 371
Fondamenti della meccanica atomica
mantiene costante l'osservabile , dove , è un'osservabile i cui autovalori sono : ciò significa che il momento totale dell'impulso rispetto all'asse
Pagina 436
Fondamenti della meccanica atomica
Questa coincide con la relazione data dalla meccanica relativistica tra energia W e impulso p: prendendo il segno +, sviluppando in serie il radicale
Pagina 441
Fondamenti della meccanica atomica
e quindi decresce col crescere dell'impulso, ossia della velocità, il che non corrisponde certamente alle proprietà di nessuna delle particelle
Pagina 461
Fondamenti della meccanica atomica
energia cinetica, in funzione dell'impulso p, è espressa in prima approssimazione da
Pagina 461